RIEMANNIANA - 2009                                                                                                                             

 

Distortion, a key feature in photography, may not arise just from the choice of viewing angle, but also from the intrinsic geometrical  difference between curved and flat surfaces, which makes it impossible to project spherical surfaces into a plane conserving proportion. This effect is given by the different geometric properties of Riemannian and Euclidean surfaces: a sphere, unlike a bi-dimensional plane or a cylinder, is intrisically curved and its metric is fundamentally different from the metric of a Euclidean surface.   In this series, the intrinsic difference between geometries is captured by photographing a spherical surface and finding that equidistant circles on it are no longer equidistant in the bi-dimensional flat space of the photographic image. This unveils the varied nature of space and how this affects our perception of visual structures embedded in it. 

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Una caratteristica chiave della fotografia, la distorsione, può nascere non solo da una scelta di inquadratura, ma anche dall'intriseca differenza geometrica tra surperfici curve e piatte che rende impossibile proiettare superfici sferiche su un piano conservando le proporzioni.
Questo effetto è dato dalla differenza nelle proprietà geometriche delle superfici Rimanniane ed Euclidee: una sfera, a differenza di un piano bidimensionale o di un cilindro ha curvatura intrinseca  e la sua metrica è fondamentalmente diversa da quella di una superficie euclidea. In questa serie, lo scontro tra diverse geometrie è catturato fotografando una superficie sferica e trovando che cerchi equidistanti su di essa non sono più equidistanti nello spazio piatto bidimensionale dell'immagine fotografica. Questo svela la natura diversificata dello spazio e come questa ha effetto sulla percezione della strutture visive in esso immerse.